NUOVO AGGIORNAMENTO DIRETTIVA DUE DILIGENCE

A seguito di diversi tentativi falliti e poi successiva approvazione da parte del Parlamento UE del 24 aprile 2024, il Consiglio UE ha adottato formalmente, lo scorso 24 maggio, la versione finale della Direttiva CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive)  sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, che obbliga le imprese e i relativi partner commerciali lungo tutta la catena di fornitura, compresi quelli per l’approvvigionamento, la produzione e la distribuzione, a prevenire, fermare o attenuare gli impatti negativi delle loro attività su ambiente e diritti umani.

Il testo finale della Direttiva approvato interessa le imprese con più di 1 000 dipendenti con un fatturato superiore a 450 milioni di euro riducendo significativamente il proprio ambito operativo. Una riduzione notevole rispetto alla soglia che era stata concordata a dicembre 2023 da Parlamento e Consiglio, che ricomprendeva nel proprio perimetro le grandi imprese UE con più di 500 dipendenti e un fatturato netto mondiale di 150 milioni di euro.

Le aziende interessate dalla legislazione adottata dovranno adottare e implementare un sistema basato sul rischio per monitorare, prevenire o porre rimedio alla violazione dei diritti umani o ai danni ambientali identificati dalla direttiva.

Qualora venga identificata una violazione di tali diritti, o venga posto in essere un danno ambientale, la CSDDD prevede un pieno risarcimento da parte delle aziende che violino gli obblighi previsti dalla direttiva e saranno ritenute legalmente responsabili dei danni che, la mancata adozione delle misure appropriate, ha comportato.

Le imprese dovranno inoltre adottare e attuare un piano di transizione climatica in linea con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Il compito degli Stati membri sarà invece quello di fornire alle aziende informazioni dettagliate nonché di istituire un'autorità di controllo incaricata a indagare e sanzionare il mancato rispetto delle norme.

Passaggi successivi

La direttiva CSDDD sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione.

Gli Stati membri avranno due anni di tempo per attuare i regolamenti e le procedure amministrative per conformarsi a questo testo giuridico.

La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle imprese che seguiranno questa tempistica:

•3 anni dall'entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 5 000 dipendenti e 1 500 milioni di euro di fatturato

•4 anni dall'entrata in vigore per le imprese con più di 3 000 dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato

•5 anni dall'entrata in vigore della direttiva per le imprese con più di 1 000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato

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